KANT: CRITICA DEL GIUDIZIO

-CRITICA DEL GIUDIZIO: sotto indagine la facoltà del sentimento
   -> analizza facoltà del "sentimento" (=facoltà dei giudizi)
                                                                                              l
                                                    non più giudizi determinati (dell'intelletto) -> esaminati nella Critica della ragion pura
                                                               -> determinano l'oggetto fenomenico unificandolo attraverso categorie dell'intelletto
                                                    ma giudizi riflettenti -> si limitano a riflettere sull'oggetto già costituito
                                                                l
                                                        due tipi:  
                                                 giudizi teleologici -> ordine finalistico interno agli oggetti stessi
                                                 giudizi estetici -> rapporto tra soggetto e rappresentazione oggetto valutandone l'accordo
   -> analisi GIUDIZI ESTETICI
         -> due concetti:
              IL BELLO -> nasce dal sentimento PIACERE o DISPIACERE -> si manifesta in un giudizio di gusto ("contemplativo")
               -> completamente disinteressati -> non oggetto in se ma sentimento che suscita
               -> universale -> bellezza = qualcosa che ciascuno può intuire in modo immediato (senza specifica conoscenza)
                            l
                     piaceri estetici puri diversi da piaceri estetici "empirici" (= gusti personali)
                                l
                     in tutti gli uomini esiste un "senso comune" -> cogliere accordo tra immagine dell'oggetto e esigenza di finalità
              -> bellezza non nelle cose ma nel soggetto che percepisce (armonia proiettata su  oggetti)
                   (-> soggetto coglie accordo con soggetto e gli conferisce l'attribuzione della bellezza)
             IL SUBLIME -> sentimento dell'illimitato che provoca un "piacevole errore"
              -> può essere di due tipi: matematico ("grandezza" natura), dinamico ("potenza" della natura) 
              -> si può trovare in qualcosa di indefinito e senza forma -> rappresentazione dell'illimitatezza
              -> esalta qualità di essere pensante depositario delle idee della ragione e della legge morale
   -> GIUDIZIO TELEOLOGICO -> riguardano rapporto tra soggetto e oggetto
         -> rispondono alla domanda "che scopo ha?"
         -> derivano da un esigenza insopprimibile del soggetto -> portato a supporre presenza di un fine o uno scopo
             

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